sabato 12 novembre 2011

Prevenire il diabete con piccoli cambiamenti



Il diabete mellito, fortemente legato all’obesità, nella sua forma più frequente, detta di “tipo 2”, diventa sempre più una patologia rilevante, tanto da costituire una vera e propria emergenza medica. In Italia il diabete non curato è la principale causa di amputazioni, infarto ed ictus, cecità e disturbi della vista, dialisi: si consideri che, insieme all’ipertensione arteriosa, è, inoltre, la causa più frequente di malattie cardiovascolari.

Rigorosi studi hanno però dimostrato che è possibile prevenire il diabete mellito di tipo 2 con modifiche dello stile di vita anche in individui predisposti. Tali modifiche, pur nella loro grande efficacia, sono molto semplici e consistono in:

· mezz’ora al giorno di cammino a passo svelto o attività fisica moderata simile

· calo ponderale rispetto al peso iniziale (se presente sovrappeso)

· alimentazione caratterizzata da elevato consumo di frutta e verdura con riduzione dei grassi animali nella dieta.

Il diabete mellito è una malattia che richiede continue cure ed un’attenta educazione dei pazienti. Questi devono imparare, con una guida sapiente, a gestire in prima persona la propria patologia per evitare e/o allontanare il più possibile nel tempo le complicanze generali ad essa legate.

Il diabete mellito deriva da una mancata o insufficiente produzione di insulina, ormone che ha il compito di facilitare l’utilizzazione del glucosio nelle cellule.
L’aumento del tasso di glucosio nel sangue (detto “iperglicemia”) può determinare, nel tempo, complicanze a carico di grandi e piccoli vasi sanguigni, nonché di organi ed apparati.

L'insorgenza del diabete dipende da fattori sia genetici che ambientali. Secondo i criteri proposti da organismi scientifici internazionali la classificazione del diabete include quattro classi cliniche:

1. diabete di tipo 1: altrimenti indicato come “insulino-dipendente”, deriva dalla distruzione delle cellule beta del pancreas endocrino ed è determinato da scarsa produzione di insulina. Si presenta più facilmente in bambini e adolescenti, ma compare anche in età adulta.

2. diabete di tipo 2: derivato da insulino-resistenza che produce un deficit progressivo di secrezione di insulina. Forma più frequente, tipica della età adulta, rappresenta circa il 90% dei casi in tutto il mondo.

3. altri tipi di diabete dovuti a difetti del funzionamento delle cellule beta del pancreas su varia base (da farmaci citotossici o disturbi del pancreas esocrino).

4. diabete gestazionale

Si parla di diabete quando si hanno:

1. sintomi di diabete (sete, inspiegabile calo ponderale e aumento del desiderio di urinare) e una glicemia casuale di 200 mg/dl.

2. valore glicemico a digiuno (non meno di 8 ore dal pasto precedente) superiore o uguale a 126 mg/dl  oppure

3. valore glicemico uguale o superiore a 200 mg/dl alla seconda ora dopo un test chiamato curva da carico orale di glucosio

La dieta e soprattutto la riduzione del peso rimangono ancora oggi le principali armi preventive. La riduzione del peso deve essere attuata senza che la persona soffra la fame e deve anzi essere incentivata a migliorare le qualità organolettiche dei cibi “come se fosse al ristorante”, utilizzando
ad esempio sughi vegetariani o di funghi piuttosto che il classico ragù di carne. Vediamo alcune indicazioni:

1) utilizzare obbligatoriamente da due a 5-6 etti di verdure cotte e crude sia a pranzo che a cena. Condire con limone, aceto balsamico, spezie e al massimo un cucchiaio di olio d’oliva.

2) Utilizzare i minestroni, ma con pochi fagioli, soprattutto a cena. Utilizzarli in quantità libera, ma senza utilizzare olio o altri condimenti untuosi. Si può aggiungere un po’ di pane, meglio integrale.

3) Bere solo acqua, meglio non gasata e non ghiacciata, eliminando tutte le aranciate, coca-cole e altri tipi di soft-drink. Ottimo il te verde, mezzo litro al giorno, di varietà Bancha in chi non tollera la caffeina.

4) Eliminare tutti i tipi di alcolici e soprattutto superalcolici, fatto salvo per un bicchiere di vino o di birra al giorno.

5) Dimezzare l’utilizzo delle carni rosse, degli affettati con budello, dei formaggi, del burro e dell’olio. Non utilizzare margarina.

6) Dimezzare o più l’uso di biscotti, wafer, patatine, merendine, salatini e dolci e salati preconfezionati in genere, creme di nocciola comprese.